Psicoterapeuta ‘verifica con gioia’ le teorie di Hamer sui suoi pazienti

Psicoterapeuta ‘verifica con gioia’ le teorie di Hamer sui suoi pazienti

25/02/2018 - aggiornamenti

Negli ultimi tre anni, ho potuto verificare l’esattezza delle cinque leggi biologiche con i miei pazienti, nel 100% dei casi. Che gioia!

La gioia del “verificare” la Nuova Medicina Germanica con i suoi pazienti è quella di Mauro Reppucci, “nato a Napoli il 12 marzo 1962 e lavoro come psicologo e psicoterapeuta. Tre anni fa ho conosciuto le scoperte del dr. Ryke Geerd Hamer”.

C’è dunque, in Campania, uno psicologo / psicoterapeuta che “verifica” da anni (e con gioia) le teorie di Hamer sui suoi pazienti. Ma come è arrivato a conoscere la Nuova Medicina Germanica?

Ho letto i libri scritti dal dottor R. G. Hamer. Alleluia! Mi sentivo così emozionato! Avevo trovato la spiegazione scientifica delle malattie ed in particolare sul cancro erano chiare le cause ed il decorso di guarigione. Erano 28 anni che cercavo. Finalmente una risposta bella, vera, e scientifica, verificabile da chiunque volesse farlo in maniera scientifica su un qualunque paziente scelto a caso.

Nuove frontiere di “cura”

Il dottor Reppucci è anche il gestore del sito “Salva la Salute“,  un “portale di divulgazione che intende diffondere le nuove frontiere di cura della psicoterapia per quelle esperienze particolarmente traumatiche che danno origine a numerose sofferenze e patologie”.

Tra queste “nuove frontiere di cura della psicoterapia” per Reppucci rientra, evidentemente, anche la Nuova Medicina Germanica di Hamer.

Sul suo sito Reppucci ha pubblicato anche un video sulla sclerosi multipla, dove offre “un’ipotesi di ricerca che ti fa capire cosa accade nel tuo corpo”. Rifacendosi chiaramente alle teorie di Hamer, sostiene che la malattia

Non è un nemico entrato dall’esterno nel tuo corpo. È una parte di te che agisce in automatico. Se dunque non è un nemico esterno da combattere, ti trovi di fronte a qualcosa di buono per conoscerti.

La sua “diagnosi” per la sclerosi multipla quindi si basa sulla domanda

Quale evento della tua vita ti ha fatto soffrire e sentire di non avere vie di uscita nonostante i tuoi tentativi? (…) Le tue difficoltà senso-motorie sono successive ad un’esperienza stressante vissuta con un sentimento di solitudine ed impotenza. Il tuo cervello ha cercato di gestire la crisi con ripetuti tentativi di controllo dei movimenti. Questi tentativi hanno generato un flusso eccessivo di impulsi elettrici a carico del sistema nervoso.

Da ciò, Reppucci ne ricava una originale “terapia” per tale malattia:

Per trasformare la tua condizione è necessario intervenire attivamente sull’esperienza traumatica e conflittuale che ha sovraccaricato il sistema nervoso.

Corsi e ricorsi

Reppucci non solo non nasconde di “verificare” le teorie di Hamer suoi suoi pazienti, ma è anche in prima linea nel diffonderle in conferenze (a pagamento) con il solito Claudio Trupiano, ex portavoce della associazione ALBA, e autore di alcuni libri (editi dalla Macrolibrarsi) in cui diffonde le teorie di Hamer.

In questo “corso base” di tre giorni, per un costo di 300 euro più iva per i singoli, 450 euro più iva per le coppie e 100 euro più iva per i ‘ripetenti’, Reppucci riporta le parole di Hamer secondo cui

La NUOVA MEDICINA offre una possibilità di sopravvivenza, ad esempio nel caso del cancro, del 98%, mentre la pseudo-terapia della medicina tradizionale, che fa ricorso a chemio, irradiazioni e morfina, ha una mortalità del 98%

e aggiunge che tale “Nuova Medicina Germanica” sia stata “verificata ufficialmente e pubblicamente 27 volte”. Le fonti per queste affermazioni, come al solito, latitano.

Ma Reppucci non è contento di diffondere queste teorie solo in “corsi” a pagamento: per questo organizza anche un “GRUPPO DI STUDIO Mente-Corpo-Malattia” (anche questo a pagamento, dal costo di 70 euro più iva – e più ‘cassa’), con incontri settimanali sia a Napoli che a Salerno. Nella promozione di questo gruppo continua a riportare le parole di Hamer secondo cui la “Nuova Medicina” guarirebbe al 98%, al contrario della chemio- e radio-terapia, e scrive esplicitamente come “l’integrazione corpo-mente […] aiuta la guarigione”.

Le persone, le persone, le persone

Il 4 maggio 2017, lo psicologo Mauro Reppucci ha fatto parte del folto pubblico che ha assistito alla presentazione del mio libro “Dossier Hamer” alla Feltrinelli di Salerno. Reppucci ha difeso a spada tratta Hamer e le sue teorie, sottolineando ancora una volta come lui avesse “verificato” tali teorie con i suoi pazienti.

La dottoressa Clementina Savastano, Oncologa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio Ruggi D’Aragona” di Salerno, ha provato a spiegare allo psicologo che nel caso di un cancro che abbia dato una trasformazione del DNA non si può pensare con una seduta di psicoterapia revertire tale DNA, ma occorre agire sulla trasformazione neoplastica (quindi effettuando le terapie scientifiche necessarie, come ad esempio chemio e radio). Ma Reppucci allarga le braccia:

A me succede, che vi devo dire. Non sempre con una seduta: due, tre… A me succede.

“Dovrebbe portarci le prove, avere rispetto di chi un tumore l’ha avuto” chiede, giustamente, la giornalista salernitana Elsa De Simone. Le ‘prove’ per Reppucci sono

le persone […]. Io rispetto la vostra posizione ma vi dico che ho successo.

“Dovrebbe portarci le prove, documentare”, insiste De Simone. “Le persone, le persone… le persone”, ripete Reppucci. Abbiamo dunque uno psicoterapeuta che diffonde le teorie di Hamer, dice di “verificarle” con i suoi pazienti, di riuscire ad indurre una trasformazione neoplastica con una, due, tre sedute di psicoterapia, e quando gli si chiedono le prove per tali affermazioni non fa altro che ripetere “le persone”. Questa ripetizione ossessiva, per lui, sarebbero “i fatti”.

Reppucci poi si lancia in un’accorata difesa personale di Hamer, sostenendo che non sia un ciarlatano e che stia a me dimostrare che lo sia. Lo psicoterapeuta male interpreta il principio enunciato dal docente di sociologia Marcello Truzzi secondi cui “Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie”. È Hamer che sostiene di aver ‘rivoluzionato’ il sapere medico, sta a lui (e per estensione, a Reppucci) provarlo. Lo psicoterapeuta cade anche nella fallacia dell’uomo di paglia, quando dice che sta a noi dimostrare che Hamer sia un ciarlatano, ma la definizione di “ciarlatano” non si trova mai nel mio libro: è vero (e provato con dati e documenti) che l’ex medico tedesco si è posto al di fuori del metodo scientifico, sostiene di poter guarire il 98% dei suoi pazienti e non ne hai mai dato prova. Questo fa di Hamer un ciarlatano? Non sta a me dirlo. Sta ad Hamer (e a Reppucci) dimostrare la validità delle proprie, potenzialmente pericolose per la salute altrui, idee.

Quale deontologia?

Il 9 maggio del 2017 scrivo dunque un esposto all’Ordine degli Psicologi della Campania, del quale Mauro Reppucci fa parte, per segnalare quanto scritto fin qui. La Commissione Deontologica trasmette l’incartamento al Consiglio dell’Ordine, che il 18 gennaio 2018, mi informano il coordinatore della commissione deontologica Roberto Malinconico e la presidente Antonella Bozzaotra,

dopo aver appurato che non risultano violazioni al codice deontologico, ne ha deliberato l’Archiviazione ai sensi dell’art. 11 comma “c” del Regolamento Disciplinare.

Non c’è violazione deontologica, scrive l’Ordine degli Psicologi, nel diffondere a pagamento le teorie di Hamer, nel sostenere di “verificare” con i propri pazienti (anche malati di cancro?) tali teorie nella propria attività psicoterapeutica. Di più, l’Ordine degli Psicologi si rifà ad un comma per cui decreta l’archiviazione in quanto “Le notizie pervenute siano manifestamente infondate”.

La commissione deontologica dell’Ordine degli Psicologi, insomma, crede che sia “manifestamente infondato” il pericolo per cui un suo iscritto, che si vanta di usare una teoria pseudo-medica con i suoi pazienti, possa indurre quest’ultimi ad abbandonare terapie scientifiche esattamente come sostenuto dalle teorie di Hamer.

Da giornalista, come ho già scritto fin troppe volte, è mio compito raccogliere i dati, mostrarli al pubblico, ed allertare gli organi preposti. Così ho fatto questa volta, come nel caso dell’Ordine dei Giornalisti per un articolo delirante o per l’Ordine dei Medici e l’Università di Salerno per un medico che potrebbe diffondere le teorie di Hamer nei suoi corsi universitari. A volte rispondono positivamente, molte volte se ne infischiano, altre volte proteggono i propri iscritti. Ora sta a voi, se vi sentite indignati da queste risposte, fare qualcosa.

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Ilaria

6 years ago

Per noi ignoranti della materia e delle procedure associate… cosa possiamo fare? A chi possiamo scrivere?

Ilario D'Amato

6 years ago

Ciao, Ilaria. Puoi contattare l’Ordine Nazionale degli Psicologi, per cominciare: http://www.psy.it
Loro dovrebbero essere in grado di darti tutte le informazioni che cerchi. Il mio esposto era indirizzato all’Ordine della Campania, ma presumo che quei documenti siano secretati. Puoi chiedere però se per loro è normale che un loro assistito dica pubblicamente queste cose

Sergio

5 years ago

Incredibile, l’inversione dell’onere della prova! Questo signore oltre a non certificare ( che dico certificare, anche solo tentare di giustificare…) in alcun modo le sue affermazioni, dice che è la medicina ufficiale che deve dimostrare che Hamer, e quindi lui stesso, sono dei ciarlatani.
Semplicemente pazzesco che l’ordine degli psicologi non abbia intentato alcun procedimento a suo carico. Questi personaggi sono terribilmente pericolosi. E’ di oggi la notizia della condanna dei due genitori che hanno lasciato morire la figlia di leucemia perchè hanno voluto curarla con il metodo di Hamer. Chissà quanta gente è morta e morirà per colpa di questi soggetti. Pazzesco

Michela godani

4 years ago

Ciarlatani voi a trattare argomenti cosi’ importanti in questo modo, non e’ una contesa, vergogna!

Ilario D'Amato

4 years ago

Ciao, Michela. Certo, non è una contesa e non ho mai pensato che lo sia. Da giornalista, io mi devo semplicemente basare sui fatti. E i fatti dicono che non solo le teorie di Hamer sono indimostrate e pericolose, ma che questo psicoterapeuta ha sostenuto pubblicamente di usare queste teorie su suoi pazienti con gravi malattie. Perché non porta le prove di quanto ha affermato? Ecco, questa è la distinzione tra fatti e parole. E a provare vergogna non devo certo essere io, che ho documentato ogni singola parola di quanto scritto nel mio libro.

Renata

4 years ago

Bravi. Fatevi sentire!

rosangela

3 years ago

Ciò che mi indigna maggiormente è l’arroganza di chi zittisce, di chi si erige ad autorità solo per il fatto di essere allineato col potere costituito! Che viviamo in un totalitarismo travestito da democrazia mi è ben chiaro da che ho sviluppato un sufficiente spirito critico. Se non sei allineato non hai libertà di parola, se non sei allineato non hai libertà di scelta. Chi ha stabilito che sia meglio la chemio terapia piuttosto che la mia libera scelta terapeutica? Dove sono tutti questi dati che dimostrano tutte queste vite salvate dalla chemio? Io purtroppo conosco un buon numero di persone morte di cancro che si erano consegnate alla medicina convenzionale: il mio vicino di casa, la suocera di mio fratello, un caro amico del mio compagno, decimata la famiglia di una mia cara amica di infanzia rimasta sola, personaggi dello spettacolo, e questo nonostante la chemio, e come mai nessuno si indigna di questo? E chi lo dice che non ci possano essere altre cure diverse dalla chemio? Perché le persone vengono zittite quando osano affermare di curarsi con altri metodi? Io non chino la testa ai dogmi dell’industria farmaceutica delle multinazionali. Come si può solo pensare che enti il cui unico scopo è il profitto possano avere un qualche interesse nella vita delle persone? Multinazionali del farmaco azioniste di maggioranza di fondi di investimento primi al mondo che, secondo voi, possano mettere al primo posto la vita delle persone? Ma lo sapete quanto frutta il mercato della chemio all’anno? centinaia di miliardi di dollari l’anno, solo in america. E i malati sono in aumento. Come mai sono in aumento?… Se voi volete arricchire le speculazioni finanziarie liberi di farlo ma lasciate agli altri il libero pensiero, la libertà di parola e la libera scelta terapeutica senza aggredire e senza assurgere a paladini della verità. Facciamo volentieri a meno. La gente deve avere la possibilità di ascoltare più campane e poi decidere da sé…

Ilario D'Amato

3 years ago

Ciao, Rosangela.
Credo che ci sia una incomprensione di fondo: la libertà di scelta terapeutica è garantita, tra le altre cose, dall’articolo 32 della Costituzione. Nessuno ti impone, eccetto casi rarissimi, alcun trattamento sanitario. Insomma, parlare di “totalitarismo” in questo campo è quantomeno fuori luogo. Ma se hai la libertà di scegliere come curarti o come non curarti, non hai certo la libertà di attuare teorie pseudo-mediche, mai dimostrate valide secondo alcun processo scientifico, sulla pelle degli altri. Nel caso in questione, questo signore non è nemmeno un medico, per cui non ha la competenza né l’autorità per poter effettuare alcunché sui suoi pazienti.

Vedi, tu cadi nell’errore in cui cadono moltissimi (ed è assolutamente umano, per carità): se io non sono mai andato in Australia, crederò che tutti i cigni siano bianchi. Ne hai mai visto uno di un colore diverso? Io nemmeno. Eppure, cigni neri esistono eccome – ma non lo saprei mai se mi limitassi soltanto alla mia esperienza personale. Per questo esiste la medicina scientifica, per astrarci dalle nostre paure e pregiudizi ed analizzare quello che dicono i dati. Questo in teoria, ovviamente, perché come dici tu ogni attività umana è inserita in un processo economico, sociale e politico, e le storture esistono di certo. Ma queste storture non scalfiscono l’idea di fondo, e cioè che sta a chi fa affermazioni straordinarie portare prove straordinarie di fronte alla comunità scientifica. Nessun hameriano, incluso lo stesso Hamer, lo ha mai fatto. Troppo comodo e vigliacco fare le vittime di presunti complotti (ebraici, per di più) senza provare quello che si dice, giocando sulla pelle degli altri.

Su una cosa sono d’accordo: la gente deve avere la possibilità di ascoltare più campane, anche quelle delle sirene che li porteranno ad infrangersi contro gli scogli. Ma è mio dovere professionale ed etico mostrare a queste stesse persone che i loro sono soltanto desideri -purtroppo- irrealizzabili, fomentati da chi senza alcuna formazione medica lucra da anni su persone disperate (a proposito di “interessi”), mostrando i documenti che provano il contrario delle loro affermazioni da venditori di elisir miracolosi. E se nonostante questo tu vorrai credere a loro, sei liberissima di farlo.

Milly

3 years ago

Bah, mi sembra un po’ semplicistico.
Io soffro di epilessia dall’età di 13 anni.
Quale sarebbe lo choc che dovrebbe averla provocata?
Il bullismo?
Ho iniziato a subirlo a 6 anni. Si sarebbe dovuta manifestare prima.
Non penso sia il mio caso, anche perché ho una parente che ha anche lei l’epilessia.

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