Fate qualcosa. Fate presto

Oggi piangete ricordando la morte di Eleonora Bottaro. Eppure anni prima che lei morisse avevo segnalato all’Ordine dei medici della Campania Pasquale Aiese, medico ‘hameriano’ che allora faceva parte dell’associazione ALBA.

Il medico scriveva che in passato aveva “riportato un caso analogo [a quello di Manuela Trevisan, un linfoma, NdR], di una donna oggi in ottime condizioni di salute, sopravvissuta senza alcun intervento oncologico, o per meglio dire, sopravvissuta stando alla larga dello stesso trattamento oncologico.

“Aiese definisce me “giornalista prezzolato” e Franco Mandelli, uno degli ematologi più importanti del mondo, “un professorone (?) abbronzato”, vantandosi di avere come socio onorario “Luca Moro, figlio dell’On. Maria Fida (anch’essa amica delle LEGGI BIOLOGICHE E SOCIA ONORARIA) e nipote del grande Presidente Aldo Moro”.

Il medico poi continuava con affermazioni perentorie come “I farmaci possono alleviare un dolore (se ben prescritti) ma non curano le malattie, i farmaci sono sempre tutti in Fase di Sperimentazione”.

Con l’Ordine dei medici della Campania Aiese ha “conversato” e si è “confrontato”, ma non risulta che alcun provvedimento sia stato preso.

E allora vi chiedo: che senso ha piangere la morte di una ragazzina di 17 anni che si sarebbe potuta salvare con i protocolli scientifici, se ad oggi l’Ordine dei Medici non fa nulla per impedire che si diffonda il substrato di paura su cui fiorisce la Nuova Medicina Germanica da parte dei suoi iscritti?

Qui il link alla versione del 2017: http://archive.fo/zTAen

Ilario: Ilario D’Amato è giornalista professionista e digital manager per Royal Star & Garter, una fondazione benefica che si prende cura di veterani disabili o affetti da demenza. In passato è stato multimedia editor per The Climate Group, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di cambiamento climatico. Laureatosi in scienze della comunicazione all’università di Salerno nel 2011, ha conseguito con merito un master in giornalismo internazionale alla City, University of London nel 2013 ed un master in comunicazione per lo sviluppo all’università di Malmö nel 2017. Vive a Londra, dove ha ottenuto stage presso il Bureau of Investigative Journalism e il «Sunday Times».
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