Vi conviene?

È morta Nadia Toffa, dopo un cancro vissuto sotto i riflettori. Mi dispiace tantissimo: morire a quarant’anni sembra quasi un’ingiustizia verso la vita.

Domani potremo parlare di come la narrativa della “guerra al cancro”, la sua personificazione in quanto “mostro” e tutta la semplificazione mediatica che ne consegue possa essere addirittura dannosa, soprattutto per un certo tipo di pazienti.

Oggi è il momento dell’abbraccio alla famiglia e agli amici della Toffa, ma anche e soprattutto a chi sta vivendo con un cancro e, giustamente, ha paura: ricordatevi che no, non tutti i tumori sono uguali e che le statistiche dicono che la sopravvivenza netta a cinque anni è di oltre la metà (54% per gli uomini, 63% delle donne).

Come si vede le terapie scientifiche non riescono a salvare tutti. Ma salvano molti (ancora, dipende dal tipo di tumore, dallo stadio e da tanti altri fattori). E riescono a dimostrarlo, nero su bianco. Affidarsi a “terapie” antiscientifiche significa abbassare le proprie possibilità di guarigione da oltre il 50% allo 0%. Vi conviene?

Ilario: Ilario D’Amato è giornalista professionista e digital manager per Royal Star & Garter, una fondazione benefica che si prende cura di veterani disabili o affetti da demenza. In passato è stato multimedia editor per The Climate Group, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di cambiamento climatico. Laureatosi in scienze della comunicazione all’università di Salerno nel 2011, ha conseguito con merito un master in giornalismo internazionale alla City, University of London nel 2013 ed un master in comunicazione per lo sviluppo all’università di Malmö nel 2017. Vive a Londra, dove ha ottenuto stage presso il Bureau of Investigative Journalism e il «Sunday Times».
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